Un’impresa che gestisce il proprio business secondo i principi della sostenibilità, agisce con responsabilità per moderare gli impatti e minimizzare i rischi a vantaggio della collettività e dell’ambiente.
La sostenibilità sta diventando via via un fattore sempre più concreto a sostegno della competitività d’impresa e di cambiamento strategico.
Il nuovo “Green Deal europeo” pone organizzazioni, istituzioni e singoli cittadini al centro di una trasformazione globale per garantire un futuro possibile ed equo a tutti. E’ possibile realizzare questo obiettivo trasformando le problematiche climatiche e le sfide ambientali in opportunità in tutti i settori e rendendo la transizione equa e inclusiva per tutti.
Sistema di gestione ambientale secondo la norma UNI EN ISO 14001:2015
Il Sistema di Gestione Ambientale, secondo i principali standard internazionali (UNI EN ISO 14001) funge da riferimento ed è un ottimo strumento operativo di management sostenibile.
Il Sistema di Gestione Ambientale è uno strumento volontario applicabile a una qualsiasi organizzazione che persegue il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali attraverso lo sviluppo e l’attuazione della politica ambientale e la gestione degli aspetti ambientali.
Impostare il proprio percorso di sostenibilità a partire dall’adozione di un sistema di gestione ambientale porta innumerevoli vantaggi, a partire dalla conformità legislativa, come ad esempio:
- protezione dell'ambiente;
- rispetto e monitoraggio della normativa ambientale;
- riduzione dei costi;
- risparmio delle risorse, miglioramento dell'immagine aziendale nei confronti del proprio mercato di riferimento;
- analizzare, monitorare e rendicontare gli indicatori ambientali;
- creare fiducia nei confronti dei propri stakeholder;
- rafforzare la credibilità, la trasparenza e la democrazia nei processi decisionali;
- aumentare e diffondere una cultura della sostenibilità nell’impresa;
- aumentare la competitività dell’impresa.
Le aziende devono monitorare ed essere allineate all’aggiornamento delle normative anche in materia ambientale in un contesto in continuo cambiamento ed evoluzione.
L’attuazione di un sistema di gestione ambientale secondo la norma UNI EN ISO 14001:2015 è inoltre garanzia del mantenimento della conformità normativa in materia ambientale e di allineamento alla stessa.
Disposizioni giuridiche sull'ambiente 152/2006
La necessità di garantire una valida tutela ambientale e l’urgente adeguamento ai riferimenti normativi europei hanno portato all’emanazione del Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152, noto anche come Testo Unico Ambientale (T.U.A.).
Le disposizioni giuridiche in materia ambientale costituiscono le fondamenta del Sistema di Gestione Ambientale. Tali disposizioni sono nate con la finalità unica della “promozione del livello della qualità della vita umana, da realizzare attraverso la salvaguardia ed il miglioramento delle condizioni dell’ambiente e l’utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali.” [art. 2 D.Lgs. 152/06].
Il T.U.A. racchiude in un unico corpus normativo le norme in materia ambientale suddivise i sette parti:
- PARTE I: disposizioni comuni e norme di principio;
- PARTE II: procedure per la valutazione ambientale strategica (VAS), per la valutazione d'impatto ambientale (VIA) e per l'autorizzazione ambientale integrata (IPPC);
- PARTE III: difesa del suolo, lotta alla desertificazione, tutela delle acque e gestione delle risorse idriche;
- PARTE IV: gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati;
- PARTE V: tutela dell’aria e riduzione delle emissioni in atmosfera;
- PARTE Vbis: disposizioni per particolari installazioni;
- PARTE VI: tutela risarcitoria contro i danni ambientali;
- PARTE VIbis: disciplina sanzionatoria degli illeciti amministrativi e penali in materia di tutela ambientale.
Tuttavia, pur raccogliendo in un testo organico tutta la legislazione in materia di tutela ambientale, il T.U.A. lascia fuori specifici settori a cui rinvia e che sono normati da altri provvedimenti, alcuni dei quali hanno recepito le direttive comunitarie:
- Il D. Lgs. 26 Giugno 2015 n. 105 (di attuazione della direttiva 2012/18/UE) sul controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose;
- il D. Lgs. 14 Marzo 2014 n. 49 (di attuazione della direttiva 2012/19/CE) sui rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE);
- il D. Lgs. 13 Agosto 2010 n. 155 (di attuazione della direttiva 2008/50/UE) relativo alla qualità dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa;
- la L. 26 Ottobre 1995 n. 447 (legge quadro sull’inquinamento acustico) e la L. 22 Febbraio 2001 n. 36 (legge quadro in materia di inquinamento elettromagnetico).
Gruppo 2G rappresenterà un vostro valido partner per la comprensione, l’applicazione e il mantenimento di tutti gli aspetti trattati dalla normativa ambientale:
Scarichi idrici ed emissione in atmosfera
La Parte III del D.Lgs 152/06 impone un’autorizzazione per gli scarichi:
- delle acque reflue domestiche, derivanti prevalentemente dal metabolismo umano e da attività domestiche (servizi igienici, cucine, mense, …) che recapitano in acque superficiali o sul suolo;
- delle acque reflue industriali, cioè reflui di processo che provengono da edifici o installazioni in cui si svolgono attività commerciali o di produzione di beni, che recapitano in pubblica fognatura, in acque superficiali o sul suolo;
- delle acque meteoriche di dilavamento (di superfici scoperte) che dilavano sostanze/materie adoperate o risultanti dai processi produttivi o rifiuti.
Le autorizzazioni allo scarico hanno validità quadriennale e devono pertanto essere rinnovate periodicamente.
L’immissione di inquinanti in atmosfera è consentita solamente previa autorizzazione concessa dall’autorità competente (come indicato nel D.Lgs. 152/06 Parte V). L’impresa ha il dovere di controllare le proprie emissioni attraverso prelievi ed analisi periodiche dei fumi o attraverso la tenuta di un registro dei consumi di materie prime che determinano l’emissione inquinante.
Il Gruppo 2G vi fornirà l’assistenza in tutte le fasi di richiesta e mantenimento delle autorizzazioni necessarie allo svolgimento della vostra attività produttiva.
Rifiuti
Tutte le attività umane, ed in particolare l’attività industriale, comporta la produzione di rifiuti. La gestione di questi ultimi si è resa sempre più strutturata e complessa. L’obbligo dello smaltimento e del controllo di tale operazione ricade proprio sulle imprese, individuati come “produttori”. Si rende quindi necessario adottare un sistema atto a registrare con continuità la produzione e lo smaltimento dei rifiuti stessi ed effettuare annualmente una denuncia di quanto è stato prodotto e di quanto è stato smaltito per ogni tipologia di rifiuto pericoloso derivata dal ciclo produttivo.
Il Gruppo 2G mette a disposizione i propri tecnici per la gestione di questo tipo di pratiche, occupandosi della compilazione dei registri di carico/scarico rifiuti presso il cliente e dell’invio annuale del MUD (Modello Unico di Dichiarazione Ambientale) per conto dell’azienda stessa.
Valutazione dello stato di conservazione delle coperture in amianto
Il rischio per la salute legato alla presenza di fibre di amianto negli ambienti di vita e di lavoro è ormai noto a tutti e non è rappresentato dalla semplice presenza del materiale, ma dalle fibre che si disperdono nell’aria e che provengono principalmente da materiali friabili, la cui inalazione, per periodi più o meno lunghi a seconda della tipologia dei prodotti, può determinare effetti dannosi, gravi ed irreversibili.
In conseguenza di ciò occorre porre la massima attenzione per valutare le situazioni caratterizzate dalla presenza di amianto e per attività che possono disturbare tali materiali al fine di evitare che fibre di amianto si distacchino dai medesimi disperdendosi nell’aria.
Il Gruppo 2G mette a disposizione i propri tecnici per assistere i clienti proprietari di immobili con coperture o altre componenti in cemento-amianto per una valutazione dello stato di conservazione del manufatto redatta in conformità alle Linee Guida vigenti.
Valutazione di impatto acustico
Prevista dalla Legge del 26 ottobre 1995, n. 447 “Legge quadro sull’inquinamento acustico”, la valutazione di impatto acustico è rivolta principalmente a tutelare la popolazione esposta ad attività rumorose, imponendo preventivamente gli accorgimenti tecnici eventualmente necessari per ridurre le emissioni sonore entro i limiti di legge; soluzione che, nella maggior parte dei casi, consente di ridurre significativamente i costi richiesti per la mitigazione nella fase di post-intervento.
La valutazione di impatto acustico si articola nelle seguenti fasi:
- Indagine sullo stato di fatto dell’area territoriale oggetto di intervento, e a sua completa definizione dal punto di vista acustico;
- Previsione e/o misurazione dell’inquinamento acustico indotto;
- Individuazione di opere di bonifica e previsione degli scenari acustici generati dalla loro realizzazione;
- Scelta della soluzione ritenuta più idonea.
Il Gruppo 2G si avvale della collaborazione di tecnici esterni qualificati per effettuare tale valutazione e seguire i clienti nelle fasi di implementazioni delle eventuali misure necessarie alla riduzione delle emissioni sonore.
Due Diligence Ambientale
La Due Diligence Ambientale è un processo di analisi approfondita dello stato di conformità ambientale di un’area o di un sito, che consente una precisa individuazione dei rischi e dei costi connessi alle attività presenti e pregresse e si mostra fondamentale per fornire informazioni a supporto di operazioni quali acquisizione, concessione d’uso di aree industriali o fusioni aziendali.
La Due Diligence Ambientale consiste nell’effettuazione di un’approfondita analisi di tutti gli aspetti ambientali, sia per gli aspetti documentali ed autorizzativi, che per gli aspetti impiantistici ed operativi.
La Due Diligence Ambientale permette di individuare le anomalie quali assenza di autorizzazioni, presenza di inquinamento nel sottosuolo, standard impiantistici non conformi ecc. che possono incidere sul costo di compravendita.
Queste problematiche non individuate o trascurate potrebbero causare problemi dopo la conclusione dell’operazione economica di investimento (.), portare a perdite economiche non previste, che potranno divenire anche molto rilevanti.
La due diligence ambientale viene sviluppata secondo le seguenti modalità:
- descrizione della situazione del sito in esame per ogni comparto ambientale (aria, acqua, suolo, rifiuti, processo, ecc.) e verifica della conformità alle vigenti leggi in materia ambientale.
- sopralluogo in sito e verifica del completamento dei dati necessari;
- analisi complessiva della conformità alla normativa ambientale;
- la valutazione del rischio e la quantificazione in termini economici delle non conformità e/o passività riscontrate;
- rapporto finale al committente, con stima dei relativi costi, conseguenti alle passività eventualmente riscontrate.
Monitoraggi ambientali
L’ambiente, la sostenibilità, l’analisi degli impatti ambientali aziendali e la tutela della salute dei propri dipendenti stanno diventando sempre più argomento centrale nelle strategie imprenditoriali, pertanto risulta necessario e strategico porre particolare attenzione a queste tematiche quantificando le prestazioni operative tramite misurazioni e monitoraggi ambientali specifici.
Le attività di Monitoraggio Ambientale possono essere usufruite per intraprendere azioni di mitigazione e di miglioramento continuo delle prestazioni ambientali e diminuzione degli impatti.
Gruppo 2G S.r.l., attraverso i suoi tecnici, e mediante la collaborazione di professionisti esterni e di laboratori esterni qualificati, può supportarvi nell’eseguire monitoraggi ambientali ante, corso e post operam di tutte le componenti ambientali e non, previste dalla normativa vigente, tra le quali:
- Analisi e caratterizzazione delle acque (D.Lgs. 152/06);
- Analisi della qualità del suolo (D.M. 13/09/99 e D.Lgs. 152/06);
- Analisi della qualità dell’aria e delle emissioni (D.Lgs. 152/06);
- Misurazione acustica ambientale (Legge Quadro 447/95);
- Misurazione dei campi Elettromagnetici (Norma CEI 211-6 e D.Lgs. 81/08 e s.m.i);
- Misura di inquinanti chimici in ambiente di lavoro, quali polveri, metalli, sostanze organiche e inorganiche (D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);
- Misurazioni delle fibre aerodisperse di amianto (D.M. 6/09/1994), fibre aerodisperse vetrose (FAV) (Regolamento CLP 1272/2008 e dal Regolamento n. 1357/2014), polveri aerodisperse (D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);
- Rilevazione presenza Gas Radon (D.Lgs. 230/1995, modificato dal D.Lgs. 241/2000);
- Misurazione agenti biologici (D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);
- Misurazione delle emissioni olfattive (L. 132/16 e Delibera SNPA 38/2018).